Birre italiane: quali sono e come scegliere le migliori

2023-01-05 17:36:14 By : Ms. Nancy Li

Le marche di birra più note, quelle più vendute, quelle artigianali e speciali: con una cosa in comune, sono tutte italiane.

La birra italiana? Ormai un classico. La migliore birra d'Italia? Mica facile dirlo. L'Italia si sa, è il paese del vino, quindi quando uno dice birra non è alla produzione italiana che si pensa per prima cosa. E invece si sbaglia, perché la rinascita del movimento brassicolo in tutto il mondo, con birrifici artigianali, piccole produzioni quasi casalinghe e marchi che invece sono diventati una sicurezza, passa anche per il nostro paese. Di marche di birra italiane ormai ce ne sono varie che il pubblico anche dei non appassionati sta imparando a conoscere: di tutti i livelli e per tutti i gusti.

Le birre italiane più famose sono anche le più antiche, la maggior parte di questi marchi affonda la propria storia nel 1800. Sono grossi nomi che attualmente fanno produzione industriale, e in molti casi fanno capo a multinazionali straniere.

A dispetto del nome, si tratta di un marchio di birra italiano, anzi del più antico birrificio italiano: fondato nel 1829 a Brescia, dall'austriaco Franz Xaver Wuhrer. Nel 1988 il marchio è stato acquistato da Peroni, che ha chiuso la fabbrica ma ha mantenuto il nome.

Nel 1846 viene fondato il birrificio italiano più importante e noto, a Vigevano da Francesco Peroni. Dopo un secolo e mezzo di vita, nel 2003 Peroni viene venduta a SABMiller, da qui passa al colosso più potente al mondo, AB-Inbev, che però nel 2016 è costretto a cederlo dall'antitrust al gruppo giapponese Asahi.

Nasce in seno a Peroni come marchio premium, nel 1963, questa birra di tipo pilsner oggi altrettanto famosa.

A Biella il laboratorio per la produzione di birra viene aperto dalle famiglie Welf e Caraccio nel 1846, per poi passare a Jean Joseph Menabrea e Antonio Zimmermann. Attualmente Menabrea è nel gruppo Forst.

Antichissima anche la Moretti, nata nel 1859 a Udine per opera di Luigi Moretti, con il nome Fabbrica di Birra e Ghiaccio. Dal 1996 è del gruppo olandese Heineken.

Fondata anche questa nell'Ottocento, precisamente nel 1876, è nota per la sua produzione ai vari luppoli: 3, 4, 5 fino a 9 e 10 luppoli. Oggi è di Carlsberg.

Passiamo ora a marchi comunque noti ma più recenti, che hanno fatto la storia della rinascita della birra di qualità in Italia.

Fondata nel 1996 dal mastro birraio Teo Musso, ormai una leggenda nell'ambiente e fuori. Primo e più famoso birrificio artigianale contemporaneo in Italia, Baladin detiene vari primati tra i quali ad esempio aver prodotto la prima birra artigianale in bottiglia di vetro. Attualmente la produzione è varia e ce n'è per tutti i gusti.

Birrificio artigianale nato nel 2005 a Borgorose (Rieti) per opera di Leonardo di Vincenzo, Birra del Borgo propone birre ad alta fermentazione, con rifermentazione in bottiglia, in stile inglese e belga. Le cose vanno bene, talmente tanto che nel 2016 il birrificio italiano viene acquisito dalla multinazionale Ab-InBev.

Ma l'Italia è anche terra di birre speciali, particolari per produzione o gusto: vediamone alcune.

Ecco la birra più alcolica in Italia: una triplo malto cruda invecchiata, caratterizzata da color oro, sentori forti, corpo pastoso.

Altro marchio storico, questa birra siciliana si avvicina a compiere un secolo perché fu fondata nel 1923 anche se con il nome Birra Trinacria (ora di Heineken dal 1988). Qui una curiosa proposta ai cristalli di sale.

Interessante la produzione di birrifici artigianali e microbirrifici come Hammer, di cui suggeriamo una doppia Ipa, Grado Plato, Canediguerra, Ritual Lab, Hilltop... Per una panoramica sui migliori birrifici artigianali italiani rimandiamo ad altro approfondimento. Intanto, prosit!