Capodanno di mare in Puglia: tra temperature miti e pesce sulle tavole - La Gazzetta del Mezzogiorno

2023-01-05 17:15:27 By : Ms. Coco Li

Un dato di fatto, quest’anno, c’è. Per la Puglia sarà un «Capodanno di mare». Da un lato, il trionfo del pesce sulle tavole che daranno il benvenuto al 2023, dall’altro, temperature da far invidia che affolleranno le coste pugliesi. Il Capodanno “azzurro” - così ci piace definirlo - è la tendenza del momento: dopo due anni di pandemia si torna liberi di festeggiare e di respirare un nuovo inizio con le persone care. Spazio alla buona cucina con il pescato locale, dunque, a casa come al ristorante, e soprattutto ad un tavolo vista mare per brindare a immense emozioni e ai migliori auspici. Dal Salento fino al Gargano, litorali gremiti nelle giornate assolate di fine anno, con il risultato di aver fatto crescere in tanti il desiderio di chiudere in bellezza il 2022: magari stappando una bottiglia mentre si guarda l’orizzonte che si perde nel mare. E non meraviglia che Porto Cesareo e Torre Lapillo, località balneari iconiche del Salento, abbiano fatto incetta di click nelle ricerche sul web delle mete più belle per festeggiare la notte di San Silvestro.

Il profumo d’estate e le temperature piacevoli di questi giorni hanno innescato la voglia di spiaggia e di mare: «A Porto Cesareo si festeggia già da dieci giorni, complici il sole, il caldo, il mare e il cielo azzurro -; racconta Tarin Iaconisi, titolare de “L’Aragosta da Co’” – quest’anno si è registrata la tendenza a venire al mare anche durante la settimana e non solo durante i giorni di festa. Chi brinderà con noi al nuovo anno, lo farà all’insegna del pesce fresco e delle ostriche, abbinati a tartufo e champagne».

Conferma di grande affluenza nelle ultime ore, a pochi lidi di distanza, arriva anche da “Aqua Ristorante Le Dune” di Porto Cesareo dove, per il gran cenone di Capodanno, lo chef Emanuele Frisenda propone ricci, ostriche, caviale ed un risotto ai carciofi con crudo d’orata, salsa all’aglio nero e menta. Sul versante Adriatico, dove il mare è più increspato e suggestivo, “Il Vecchio Molo” disegna per l’occasione un vero e proprio omaggio al territorio: «Un tripudio di pesce azzurro, povero solo di nome perché dalle sue qualità vengono fuori grandi piatti», racconta lo chef Davide Rollo che, per la prima domenica dell’anno, esalterà i sapori del cefalo, dello sgombro e della ricciola. A Otranto, dove sorge la prima alba d’Italia, il cenone di Capodanno de “LaltroBaffo” è un rituale: chef Cristina Conte accompagnerà i suoi ospiti con un menu caldo ed elegante che guarda sì al mare, ma valorizzando anche la stagionalità, come racconta il piatto del cardoncello arrosto, aioli, nocciole e finocchio di mare. Nel tarantino, immerso fra la scogliera e le sabbie dorate di Marina di Pulsano, da decenni il ristorante “La Barca” assicura ai suoi commensali cenone e pranzo del Primo gennaio. «Risotto, burro artigianale, alici di Cetara e colatura e, per secondo, trancio di cernia frollata e marinata su un letto di giardiniera preparata da me e un infuso di olio alle erbe spontanee», spiega lo chef Oronzo Dimitri. Tra le distese di sabbia e sale, a Margherita di Savoia, lo chef Salvatore Riontino prediligerà nel suo “Canneto Beach 2” la cucina semplice che nasce dai prodotti del mare pugliese: carpaccio di dentice, mazzancolla al timo, baccalà scottato e polpo cotto a bassa temperatura, insieme alla tagliatella scampo e tartufo e ad un filetto d’orata con gambero viola. Capodanno vista mare e pranzo speciale anche per “Porta De Ma”, il nuovo progetto ristorativo di Monopoli nato da un’iniziativa di Mare Gioioso che vuole valorizzare il pescato locale: incentrato sull’alta cucina e sul fusion, il menù firmato dallo chef stellato Angelo Sabatelli regalerà ai palati raffinati grandi soddisfazioni. A Polignano a Mare, meta esclusiva sia d’estate che d’inverno, “Morus Sapori e Sentori” di Pasquale Zupo si prepara alla grande notte di Capodanno e al pranzo domenicale con un’importante selezione di crudo di mare e i primi piatti alla triglia, gambero rosa, polpa di riccio, astice e scorfano. Affacciata sul mare di Polignano, la celebre statua di Domenico Modugno volge lo sguardo verso il ristorante che nel nome si è ispirato al celebre cantante, “Meraviglioso Osteria Moderna”: qui lo chef, Michele Panzarini, propone un menù marinaro: «Alla carta o con percorsi di degustazione, i nostri ospiti ci raggiungeranno da tutta Italia e dal resto della Puglia», ha assicurato il patron Leo Fontana. A detta di molti è la più bella terrazza di Puglia: a grande richiesta il cenone de il “Covo dei Saraceni” di Polignano, dove sarà possibile gustare un buonissimo risotto ai ricci di mare e l’astice al vapore. Avanzando verso Nord, l’atmosfera diventa unica nello scorcio sul porto di Trani: “Le Lampare al Fortino” per l’ultima notte del 2022 ha selezionato bollicine e champagne da tutto il mondo, abbinati ai sapori del mare e dell’orto. Gettonato l’ultimo dell’anno nel Gargano, dove lo spettacolo è assicurato in due luoghi simbolo della nostra regione: “Il Capriccio” di Vieste e “Porta di Basso” a Peschici. Il primo ha in programma il menù disegnato da chef Leonardo Vescera, ispirato all’immensità del mare: carpaccio di gambero e caviale di salmone, tortello calamaretti e cicale e rana pescatrice, fra le portate. Tra i vicoletti e le stradine del borgo di Peschici, lo chef stellato Domenico Cilenti esalta nel suo ristorante a strapiombo sulla costa, “Porta di Basso”, i sapori brillanti e tipici del Sud Italia: un menù ricercato e raffinato, creativo e impeccabile, che anche nella notte di San Silvestro farà del pesce il sovrano assoluto. La Puglia, chi la conosce lo sa, si estende per lunghezza e bacia il mare: percorrendola, s’individua una costellazione di talenti della cucina marinara che la puntellano di diverse possibilità di accogliere il nuovo anno guardando il mare, e quindi rigenerando gli occhi e l’anima.

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